Storia admin Febbraio 6, 2020
STORIA
L'amore per la bellezza

Il giardino di casa Biasi è l’espressione tangibile di una passione per le piante ed i fiori intesa come amore per la bellezza: infatti ciò che ha animato la creatività dei componenti della famiglia che si sono avventurati e succeduti, nel corso degli ultimi decenni, nella realizzazione del giardino è stato il desiderio di creare qualcosa di bello servendosi del mondo botanico ben conosciuto ed intensamente amato.

Il giardino attuale  occupa una parte dell’antico brolo di villa Boldieri – Trentini ed è stato tracciato a partire dal marzo del 1977 da Mario e Luciana Biasi sul luogo in cui sorgevano dei vigneti, la cui presunta scarsa produttività ne aveva giustificato l’eliminazione permettendo di dare libero sfogo alla fantasia.

La continua evoluzione

Da allora non si è più cessato di lavorarvi e Cecilia e Nico hanno continuato con passione nell’opera di realizzazione e completamento del progetto originario portandolo allo stato attuale. 
Il rapporto degli spazi con la villa, le caratteristiche del terreno, l’esposizione, l’evoluzione del gusto hanno contribuito di fatto alla nascita di due entità: il parco romantico ed il giardino mediterraneo.

Il primo ha la fisionomia dei parchi ottocenteschi, incentrato sull’antica scala che scende dalla sala passante al piano nobile della villa: vi si trovano grandi esemplari di tigli, di cedri del libano, di platani, di aceri sotto i quali è un susseguirsi di fioriture di ellebori, camelie, iris, ciclamini, anemoni, ortensie, hoste… cui fa da contorno la discreta vicinanza di felci e di erbacee perenni che ostentano tutte le sfumature del verde.
Il giardino mediterraneo si estende ad oriente del parco romantico, è sistemato a gradoni per la forte pendenza del terreno, che si presenta arido e ghiaioso per le secolari esondazioni del torrente di Pesina, che lo lambisce sul lato est e che soltanto nel corso del 1700 è stato dotato di argini.

Nella parte più alta è stato conservato un piccolo uliveto le cui chiome argentee lasciano poi il posto a cipressi, oleandri, agrumi, cespugli da fiore, gelsomini, palme, rose antiche e moderne, peonie, anemoni variamente distribuiti lungo i terrazzamenti e disposti a delimitare ampi spazi o piccoli giardini.